Dare respiro alle iniziative che possano contribuire alla promozione della sicurezza stradale e stare in rete con le diverse realtà e soggetti che condividono questo obiettivo da valore aggiunto alla propria attività. Un’attività, la mia, che da sempre ho fatto credendoci e con grande motivazione ed impegno. Tante le ore e gli studi che ho dedicato e, che tutt’ora dedico, durante il mio tempo libero, al tema della sicurezza stradale (urbana e della mobilità sostenibile – ormai strettamente collegate), con l’obiettivo di trovare ogni strada ed approccio possibili affinché le attività che svolgiamo per la prevenzione alla sicurezza stradale creino consapevolezza della strada nell’utente di ogni età.
Con questa motivazione ho sottoscritto già nel 2008 la Carta Europea della Sicurezza Stradale “25.000 vite da salvare”.
Nello stesso anno, presenziai anche alla convention annuale della Carta Europea della Sicurezza Stradale a Bruxelles, in quanto collaboratrice del progetto “Zero Casualty Zone”, redatto per il Comune di Cesenatico, e volto all’incentivazione della mobilità autonoma e sostenibile dei bambini. Un progetto di tipo integrato che per la metodologia adottata si distinse alla prima competizione europea indetta dalla Conferenza di Verona, classificandosi 5° con menzione speciale per il metodo.