Nel 2017 ho collaborato alla realizzazione dell’inchiesta “Le distrazioni pericolose” di Quattroruote. Abbiamo realizzato interessanti test, nella pista di Vairano (PV) del noto mensile, tutti volti a cogliere i rischi che si corrono parlando al cellulare, messaggiando o digitando sul navigatore satellitare mentre si è alla guida, anche nel caso di utilizzo di sistemi più avanzati (vocali e non) di cui le auto o gli smartphone possono essere dotati. La distrazione visiva o cognitiva dei tester è stata palese in tutte le tre diverse prove realizzate e addirittura si è potuto constatare, dalla visione delle registrazioni delle telecamere che avevamo posizionato all’interno delle auto, che i conducenti nonostante l’adozione di sistemi vocali dell’auto inconsapevolmente tendono a dirigere lo sguardo verso il microfono del dispositivo fisso come per cercare, comunque, un contatto “visivo” per l’interazione. Indubbiamente con i nuovi ausili vocali la consistenza del pericolo diminuisce, ma il rischio permane.
I risultati delle diverse prove effettuate per l’indagine sono pubblicati sul numero di aprile 2017, c’è anche un mio parere in qualità di sociologa.